Dario, un giovane malato di mente, è ricoverato in un ospedale ma la madre Tilde lo fa uscire per sottoporlo alle cure di uno specialista svedese. L'ossessivo amore della donna per Dario l'ha portata a trascurare l'altro suo figlio, Gabriele, che ha passato i suoi anni ad accudire il fratello e a fargli da infermiere, negando i suoi desideri e le sue aspirazioni. Il padre Pietro, un modesto sarto, è costretto a gravi sacrifici e umiliazioni per poter trovare il denaro necessario alle cure di Dario. Gabriele si accorge un giorno che il fratello si impossessa di un coltello ma non dice niente, quasi nella speranza che il giovane voglia suicidarsi.