Il film si dilunga eccessivamente nel mostrare gli inseguimenti ed i tentennamenti dei suoi protagonisti. Wang Xiao-shuai, nel narrare una vicenda non distante da quella di Ladri di biciclette, in cui un ragazzino trova lavoro presso un corriere, una sorta di Pony Express in bicicletta, traccia lo spaccato di una società assolutamente divisa tra il consumismo sfrenato metropolitano e l'attaccamento a tradizioni rurali del passato. La ricerca della bicicletta "rubata", fonte di guadagno per Guei, pertanto un oggetto prezioso, offre lo spunto alla cinepresa per vagabondare tra le strade di Pechino, dove, malgrado tutto, sembra ancora possibile trovare e scoprire valori come la solidarietà e l'amicizia. Bravissimi gli attori, ragazzi che non sembrano aver raggiunto la maggiore età e bravo il regista della sesta generazione, Wang Xiaoshuai, per aver raccontato in modo realistico, ma non privo di poesia, una storia apparentemente semplice.