Vito è un barista di Pegognaga, un piccolo paese apparentemente anti-turistico che d’inverno è cancellato dalla nebbia e d’estate dalla calura. Per uno scherzo tra amici, finisce che si incastra tra due colonne di cemento poste davanti al suo bar. L’incastro però è talmente perfetto che nessuno riesce più a liberarlo. Arriva il sindaco con i vigili, poi gli infermieri dell’Asl, i pompieri, ma non c’è niente da fare: Ciccio rimane incastrato e vengono perfino fatti progetti di demolizione che suscitano il terrore degli inquilini dello stabile. L’unica evoluzione possibile della vicenda è che Ciccio, ormai chiamato da tutti “Cicciocolonna”, rimanga incastrato tra le colonne e diventi “un caso”. Infatti arriva la tv che diffonde la notizia: Cicciocolonna diventa un punto di riferimento per tutto il paese. Una specie di monumento vivente, ma anche una sorta di saggio al quale la gente va a parlare, a chiedere consigli e perfino i numeri da giocare al lotto.